Qual è stato l’insegnamento di Oliviero Toscani per te maggiormente significativo ?
ANDREA:
Oliviero Toscani mi ha insegnato davvero molte cose, ha radicalmente cambiato il mio mindset sulla fotografia. Ha risposto a tante domande che avevo nella testa e ha confermato tanti tormenti che non mi lasciavano dormire la notte. E sì, con lui la mia testa ha fatto quel famoso “Click” che ti cambia per sempre.
Il più importante insegnamento ricevuto è che il fotografo è un autore. Un autore che ha deciso di esprimersi con la fotografia. Ed essendo autore della propria fotografia, il fotografo parte da un pensiero, da un qualcosa che vuole dire, diventando da quel momento anche scenografo, regista, tecnico delle luci, operatore alla macchina ecc… unendo il tutto per realizzare la SUA fotografia.
Senza dimenticare un altro mantra ripetuto continuamente da Toscani, ovvero che “nessun dettaglio è piccolo”.
Ogni particolare contribuisce a rendere una fotografia efficace, che non significa esteticamente bella, ma piuttosto dotata di un grande significato che tutti riescono a leggere, che tutti riescono a vedere in maniera immediata e chiara.
Ecco un altro grande insegnamento che durante diversi workshop Toscani mi ha sottolineato: “togliere il superfluo ed arrivare all’essenziale”, solo così si può arrivare alla vera essenza del nostro messaggio.
Da quando ho conosciuto il Toscani, per me è stato sempre una grande fonte d’ispirazione. Un fotografo della sua esperienza e cultura che ripete a noi fotografi che non esistono “classifiche”, non esistono “generi fotografici”, che ognuno ha la sua unicità e deve imparare ad esprimerla con la fotografia, è puro ossigeno.
Siamo i libri che leggiamo, le immagini che vediamo, siamo la musica che ascoltiamo.
Dobbiamo lavorare per essere la migliore versione di noi stessi così la nostra fotografia si eleverà e non rimarrà nel vortice della mediocrità.
Le fotografie non vanno spiegate, altrimenti significa che non sono buone.
In questo caso però, proprio per lo scopo che ha questa rubrica e per ribadire il concetto di fotografo come autore, ci tengo a raccontare la progettualità che c’è dietro alcune mie fotografie.
Vi chiedo quindi si soffermarvi a guardare le mie fotografie, capire quali sensazioni vi provocano, e solo in un secondo momento, leggere il mio racconto su di esse.